Il Real in semifinale di
una grande competizione non è certo una grande novità. Ma
l'ingaggio come tecnico di Xabi Alonso, costituisce il passaggio a
un'altra era, quella in atto è una rivoluzione epocale. In Spagna ne
sono sicuri: non è stato scelto un selezionatore, un assemblatore di
giocatori, un gestore di uomini; si è puntato su di un allenatore,
che deve formare una squadra, dove lo schema deve essere interpretato
ed eseguito. Ergo: la giocata solitaria deve diventare un dettaglio,
un residuo; si deve privilegiare il modulo, si deve agire non con
idee estemporanee, ma seguire un canovaccio preciso. Il Real, da
anni, ha sempre puntato sulle stelle, sul campione affermato. Ora
invece il progetto è ambizioso, si intende coniugare: talento e
sacrificio, tattica e disciplina. Siamo solo all'inizio: tutto questo
è provato non in allenamento, ma durante una manifestazione
ufficiale; gli avversari studieranno il Madrid e cercheranno di
contrastarlo. Rimane la sensazione che il Real voglia trovare una
determinata identità, e diventare un'orchestra, anziché essere una
di banda di solisti.
CALCIO INTERNAZIONALE

Xabi Alonso ha già trasformato il Real