La Svizzera esulta,
l'Islanda è stata sconfitta. Il sogno e l'avventura dell'Europeo
casalingo possono continuare. L'incubo Norvegia è stato scacciato.
Ora per passare basterà pareggiare contro la Finlandia. Berna ha
risposto al richiamo delle ragazze, che si aspettavano entusiasmo e
sostegno, servono i tifosi quando c'è bisogno di una spinta emotiva,
quando bisogna creare un'atmosfera speciale. E sugli spalti, così si
chiamavano un tempo, c'erano oltre 29mila sostenitori delle
rossocrociate e circa 2mila delle islandesi. Il capitano Lia Wälti
non si trattiene, e lo manifesta, ha avuto tre volte le lacrime agli
occhi: vedendo i video dei tifosi entusiasti in città; l'arrivo
dell'autobus tra la folla che non smetteva di incitarle; l'ascolto
dell'inno nazionale in un contesto unico. “Questo è un sogno
che si avvera. Sono così orgogliosa. Stavo per piangere”, ha
dichiarato. Ha ammesso che giocare in casa una simile partita è
stato decisivo, e riconosce un ruolo fondamentale del pubblico.
“Avevamo una pressione
inquietante. Ma già nella prima partita siamo riusciti a conquistare
il cuore della gente. La prestazione c'era stata”, ha
continuato. “Il suono dell'inno è un momento incredibile. Tutto
sparisce, anche un dolore. E sei spronata ad andare oltre”, ha
concluso. Lia Wälti lo sa fare il capitano, ha esperienza e non teme
di assumersi le responsabilità, poiché si sente un leader.
EUROPEI FEMMINILI

Un capitano orgoglioso