AC BELLINZONA
"Adoravo Sannino..."
Pubblicato il 13.07.2025 07:06
di Enrico Lafranchi
C’è un giovane che sta destando una particolare attenzione in casa del Bellinzona. Si chiama Evan Rossier, è di origini friburghesi, ha 22 anni, non è un mistero che con il gol ci sa fare. Senza tanti giri di… ruolo è un centravanti bell’e fatto. Col Paradiso ha segnato 12 reti, ha dunque fama di bomber. Al Bellinzona, che ha perso Nivokazi, un giocatore come Rossier serve. Eccome!
Potrebbe essere lui il colpo grosso di mercato di Mario Rosas, a prescindere da come verrà allestita la squadra che ieri mattina all’Adorna di Mendrisio ha incontrato i momò di Andrea Stefani. Amichevole che si è conclusa sull’1-1 (primo tempo 0-1). Il  risultato dice che si è trattato di una gara equilibrata tra due squadre già abbastanza compatte in ogni reparto. Va peraltro notato che la compagine di Prima Lega, al contrario di quella di Challenge League, aveva nelle gambe un numero esiguo di ‘minutaggio’ avendo iniziato ad allenarsi soltanto lunedì. In sostanza tra il Bellinzona e il Mendrisio non si è notata alcuna differenza (di categoria).
Se vogliamo il Bellinzona si è palesato una formazione più organica, il lavoro di Xavi Ibarra si sta vedendo. Ma per un giudizio completo bisogna aspettare almeno ancora una settimana. Senza dimenticare che Stefani ha praticamente ritrovato gli stessi gagliardi ragazzi autori, nello scorso campionato, di un rush finale incredibile (il Mendrisio era stato dato per spacciato alla fine del girone d‘andata), mentre per i granata si può parlare di ranghi pressoché rinnovati in ogni reparto.
Ma veniamo a Rossier che - come abbiamo detto, non è un volto sconosciuto in Ticino. Miglior realizzatore dei luganesi, conferma di possedere un gran fiuto del gol. Detto per inciso di questo suo ‘atout’ si era convinto già da un po’ anche Pablo Bentancur (presente all’amichevole) che ha subito informato Rosas.
Evan come sei arrivato a Bellinzona?
"È stato il mio agente a dirmi che erano interessati a me. Tutto è andato velocemente, al momento però non ho ancora firmato”.
Com'era andata col Paradiso?
"Ero reduce da due stagioni in cui avevo lamentato molteplici guai fisici, mentre l’anno scorso per fortuna non ho subìto alcun infortunio, ho potuto giocare tutte le partite. Dopo quanto mi era successo a Losanna, ho ritrovato fiducia nei miei mezzi. Adesso sono al top”.
Un passato nelle giovanili friburghesi, poi in quelle dello Young Boys (“Era difficile sperare di fare il salto in prima squadra vista la  grande concorrenza”) e infine in Ticino. Come è stato l’impatto?
“Piacevole in tutti i sensi, a Paradiso ho trovato un clima molto familiare, seppure mi fossi venuto a trovare lontano da casa. È una società condotta da persone che sprizzano energie ed entusiasmo. È stato determinante per affrontare una stagione tranquilla e serena“.
E qui a Bellinzona come è?
“Molto bello, la gente è simpatica e cordiale, vedo tanto movimento di giocatori (a loro volta speranzosi di staccare un contratto, ndr). Ho un bel rapporto con tutti. La lingua?  Non lo vedo un problema, a Paradiso ho imparato l’italiano, a Bellinzona ci proverò con lo spagnolo (ride)”.
A proposito, com’era andata con Sannino?
“Personalmente adoravo Sannino. Da ragazzo timido qual ero, mi è stato di grande aiuto nella mia crescita calcistica e umana. Mi ha trasmesso una grande motivazione. È una persona eccezionale e un allenatore di grande carisma”.