Il Mondiale finisce in
rissa: peccato. Luis Enrique perde la testa e mette le mani addosso a
Joao Pedro. Un gesto intollerabile e senza attenuanti. Lo spagnolo
non è riuscito a controllarsi ed è andato decisamente oltre, specie
per un tecnico della sua levatura ed esperienza. È stata
un'autentica rissa e spiace anche alla fine abbia cercato di
minimizzare. È evidente che non è riuscito ad accettare il verdetto
sancito dal campo, e si fatto prendere dalla frustrazione per la
pesante e netta sconfitta. Perché nel calcio non esistono né invincibili né imbattibili. E il Chelsea ha schiantato meritatamente
il Psg. Sono i londinesi ad alzare al cielo il trofeo: sono i
Campioni del Mondo, e con pieno merito. Maresca ha preparato
magnificamente la partita: la sua squadra è stata compatta e ha
portato un pressing asfissiante, si è lanciata con perizia negli
spazi e il talento dei suoi ha fatto il resto. La differenza l'ha
fatta un giocatore splendido e a tratti sublime: Cole Palmer. Indossa
la maglia numero 10 e da 10 è stata la sua prestazione, ha segnato
due splendide reti e fornito un assist geniale. Il suo sinistro è
fatato, esprime un calcio fantasioso e che fa sospirare di
meraviglia. Giusto così, e Maresca ha condotto i suoi a una stagione
oltremodo positiva, e avverte: il Chelsea fa sul serio.
CALCIO INTERNAZIONALE

Luis Enrique perde e scatena la rissa