In Italia il declino del
calcio e del ciclismo è evidente. Ma il paese ha trovato un nuovo e
inaspettato eroe che fa parlare il mondo intero: Jannik Sinner. I
media sono inondati delle imprese di questo italiano atipico, perché
vince con garbo, manifesta un'esultanza limitata e contenuta.
All'improvviso sono spuntati una pletora di esperti di tennis.
Particolarmente interessanti sono le parole di Adriano Panatta, un
grande ex della disciplina, che ha pensieri chiari e quasi mai
banali. Il romano è sicuro: “Federer non è stato solo un
giocatore: Federer È il tennis”, perché: “Ho visto con i
miei occhi colpi che non dovrebbero nemmeno esistere, magie che
sfidano la logica, ma con lui era tutto normale”, aggiunge:
“Roger trasformava l'impossibile in poesia”. Nadal lo
considerava come una forza della natura, uno che sudava, soffriva e
rimaneva umile, oltrepassava i suoi limiti con una volontà ferrea.
Sul tennis attuale vede: “Due ragazzi pronti a scrivere la nuova
leggenda. Saranno i nuovi Federer e Nadal, ma a modo loro”.
Sullo spagnolo: “Carlos è scintille, improvvisazione, genialità
pura”. Sull'italiano: “Jannik è un treno lanciato:
essenziale, glaciale, costante come pochi”. Il canovaccio pare
chiaro, i due non hanno rivali, si affronteranno “cento volte”,
e si divideranno le vittorie. Basterà per mantenere la popolarità
della disciplina?
TENNIS

"Roger è il tennis, trasformava l'impossibile in poesia"